Rigore controverso in Juve-Venezia: è tempo di ripensare le regole della pallamano?
Rigore controverso in Juve-Venezia: è tempo di ripensare le regole della pallamano?
Nell’emozionante pareggio per 2-2 tra Juventus e Venezia, la partita è stata messa in ombra da una decisione molto dibattuta sul rigore che ha lasciato tifosi, giocatori ed esperti a interrogarsi sull’interpretazione delle regole della pallamano nel calcio moderno.
L’incidente è avvenuto nella ripresa, quando il tiro di un attaccante del Venezia è stato deviato da un difensore e ha colpito il braccio di Antonio Candela. Nonostante il braccio di Candela fosse in quella che molti consideravano una “posizione naturale” rispetto al suo movimento, l’arbitro ha concesso un rigore alla Juventus, suscitando l’indignazione della panchina e dei tifosi del Venezia.
“Come può reagire un difensore a una deviazione da una distanza così ravvicinata?” ha chiesto nell’intervista post partita il tecnico del Venezia Paolo Vanoli. “Il braccio era in linea con il corpo e in una posizione naturale. Questa non sarebbe mai stata data in altre competizioni, soprattutto in Europa”.
La decisione ha riacceso il dibattito sulla coerenza delle decisioni sulla pallamano tra campionati e competizioni. I critici sostengono che l’enfasi sull’interpretazione delle “posizioni innaturali” piuttosto che concentrarsi sull’intento ha reso la regola fonte di confusione sia per i giocatori che per i tifosi.
L’ex arbitro ed esperto di calcio Luca Marelli è intervenuto dicendo: “Il problema sta nel modo in cui viene applicata la regola. L’attuale interpretazione pone i difensori in una situazione di ingiusto svantaggio in situazioni in cui non hanno tempo per reagire. Dobbiamo tornare a valutare se la pallamano è stata intenzionale, come previsto dalla legge originale.”
Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, invece, ha riconosciuto la polemica ma ne ha minimizzato la portata. “Sono cose che succedono nel calcio. Anche noi abbiamo avuto la nostra parte di decisioni che sono andate contro di noi”, ha detto.
Il risultato mantiene la Juventus in lotta per un posto tra i primi quattro, ma la polemica ha messo in ombra quello che altrimenti sarebbe stato un incontro divertente. Le richieste per un’applicazione più chiara e uniforme delle regole della pallamano stanno diventando sempre più forti e molti chiedono alla FIFA e alla UEFA di rivedere le leggi per garantire equità e coerenza in tutto il gioco.
Mentre il dibattito infuria, una cosa resta certa: l’interpretazione delle regole della pallamano continua a dividere il mondo del calcio.
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