Mourinho risponde ad un possibile ritorno alla Roma dopo essere stato contattato dai giallorossi.

La Roma ha cambiato tre allenatori in 11 mesi e decisioni discutibili hanno risucchiato la passione dei suoi tifosi rendendo l’ambiente dello Stadio Olimpico estremamente tossico.

I biglietti per le partite della Roma non si trovano da nessuna parte durante il regno di José Mourinho e Daniele De Rossi.

Lo Special One venne soprannominato il

“Re del tutto esaurito” perché sotto la guida del tecnico portoghese lo Stadio Olimpico fu pieno per 43 partite consecutive.

Quando è stato esonerato nel gennaio 2024, i proprietari della Roma hanno preso una decisione intelligente assumendo la leggenda del club De Rossi, poiché l’aura dell’ex centrocampista attirava ancora diversi tifosi all’Olimpico.

Lo stadio della Roma è stato ancora una volta esaurito per molte partite consecutive,

e l’atmosfera era fantastica per i padroni di casa e spaventosa per gli avversari.

L’idillio si è rotto meno di due mesi fa quando la Roma ha improvvisamente esonerato De Rossi per ingaggiare Juric.
Da Mourinho a Juric:

come l’ambiente rom è diventato tossico

La maggior parte dei tifosi si è sentita tradita dai proprietari dei club che erano –

e sono tuttora – accusati di ignorare la storia e la cultura del club,

prendendo decisioni impopolari difficili da comprendere anche perché nessuno del club le spiegava all’ambiente esterno.

“Io e la famiglia Friedkin manteniamo lo stesso progetto a lungo termine,

ovvero vincere e continuare a investire per raggiungere questo obiettivo.

“Vogliamo ringraziare Ivan Juric. Ci rendiamo conto che non è stato facile per lui in questa situazione.

Ringraziamo lui e il suo staff per il duro lavoro svolto e auguriamo loro il meglio per i loro impegni futuri”.

Forse quello di cui non si sono resi conto è che le decisioni sbagliate hanno creato una situazione “molto difficile” per Juric,

e se il club non adotta una struttura solida –

inclusa l’assunzione di un nuovo amministratore delegato –

e un modello di comunicazione diverso,

qualsiasi altro allenatore avrà difficoltà proprio come il croato.

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