Il motivo per cui la decurtazione dei punti potrebbe derivare dalla causa di Bonucci con la Juventus.
Ogni tanto il calcio ti lancia una palla curva, e giovedì pomeriggio,
l’ex giocatore della Juventus e della nazionale italiana,
Leonardo Bonucci, ha fatto proprio questo,
prendendo parte a un’intervista tagliente con Sportmediaset di recente per discutere dei suoi ultimi mesi alla Vecchia Signora.
In breve, il difensore centrale 36enne con 121 presenze,
ha affermato di essersi sentito così “umiliato” dal manager Massimiliano Allegri,
che ora ritiene sia giunto il momento di intraprendere un’azione legale per il trattamento
ricevuto alla fine del suo secondo periodo all’Allianz Stadium.
Bonucci si è trasferito all’Union Berlin ad agosto come free agent dopo essersi trovato
completamente escluso da Allegri alla Juve ed era stato a lungo riferito che i due avevano avuto una grave rottura a un certo punto,
presumibilmente durante i mesi estivi, poiché il giocatore ha effettivamente fatto un
totale di 26 presenze in tutte le competizioni durante la campagna 2022/23.
Tuttavia, è stato completamente escluso dalla squadra per il tour di riscaldamento
pre-stagionale negli Stati Uniti e dalle amichevoli nazionali mentre completavano i preparativi per l’attuale campagna 2023/24. Pertanto,
ha completato il suo trasferimento prima della chiusura della finestra di trasferimento europea e,
nonostante abbia avuto due periodi nel club che durano 12 anni in totale,
vincendo il titolo di Serie A otto volte ed essendo anche un vincitore del campionato europeo con oltre 500 presenze in carriera a suo nome,
è chiaramente andato tutto a rotoli.
“Ho deciso, dopo grandi sofferenze, di intentare una causa contro la Juventus. Mi sono sentito svuotato di tutto, umiliato”.
Ha continuato aggiungendo.
I miei diritti stabilivano che avrei dovuto allenarmi con la squadra indipendentemente dalla scelta tecnica e che sarei stato messo in condizione di poter giocare fisicamente durante la stagione successiva.
Questo non mi è stato concesso, non mi sono più allenato con la squadra.
Non potevo fare ciò che amo di più.
Sto portando avanti questa causa perché le persone che avrebbero dovuto lasciarmi concludere la mia carriera con la Juventus in modo rispettoso e degno non l’hanno fatto”.
Ora c’è purtroppo un’amarezza in gioco, nessuno sa ancora esattamente cosa l’abbia scatenata,
ma nell’intervista di Bonucci in cui espone la sua versione dei fatti non ha potuto nemmeno fare riferimento ad Allegri per nome,
chiamandolo semplicemente “l’allenatore” quando appropriato e continua a contestare le dichiarazioni che sono state fatte sulla sua futura carriera da giocatore nel club,
insistendo sul fatto che gli è stato effettivamente offerto un potenziale ulteriore rinnovo del suo contratto intorno a ottobre dell’anno scorso e,
per come stavano le cose,
sapeva che sarebbe caduto molto in basso nella gerarchia quest’anno e che alla fine se ne sarebbe andato alla fine della campagna,
ma semplicemente non può tollerare ciò che è accaduto durante l’estate.
Sarà senza dubbio un argomento interessante da seguire,
ma purtroppo per le ragioni sbagliate.
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