Scioccante: la stella più forte del Milan mostra un incredibile sostegno alla Juventus trascurando la sua squadra
L’Italia sarà sempre casa mia perché mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno, ha dichiarato Weah dal palco del Festival dello Sport de La Gazzetta dello Sport a Trento.
George Weah assicura che il Milan sarà sempre “casa mia” e ha parlato con Paolo Maldini dell’ingaggio di Tim prima del trasferimento alla Juventus, un club che sosteneva segretamente. “Eppure ho sempre segnato contro di loro”.
Il vincitore del Pallone d’Oro del 1995 si è distinto al Monaco e al Paris Saint-Germain prima di indossare la maglia del Milan dal 1995 al 2000.
Ha concluso la sua carriera al Chelsea, al Manchester City, al Marsiglia e all’Al-Jazira prima di ritirarsi nel 2003.
“Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, i miei compagni di squadra e l’affetto dei tifosi, che è ancora incredibile oggi. E pensare che ero un tifoso della Juve, eppure ho sempre segnato contro di loro, anche se una volta ho sbagliato un rigore”.
Nuova generazione di Weah in Serie A
Ha segnato 58 gol e fornito 36 assist in 147 partite ufficiali per il Milan, vincendo due titoli di Serie A.
Ora 58enne, anche suo figlio Tim Weah è in Serie A giocando per la Juventus, anche se ha scelto di rappresentare gli USA piuttosto che la Liberia.
“Quando è arrivato il momento, mi ha detto che era cresciuto con i suoi amici a New York e sentiva di voler rappresentare gli Stati Uniti. Era un’opportunità da cogliere e non c’era motivo per me di mettere i bastoni tra le ruote.
“Ne avevo parlato anche con Maldini, perché il Milan lo stava osservando, ma alla fine è andato alla Juventus. Sono molto contento che ora sia alla Juventus, perché ho sempre sostenuto i bianconeri grazie a Michel Platini.
“Sono convinto che abbia un vero margine di miglioramento.”
Per quanto riguarda George Weah, la sua carriera post-calcistica ha preso una piega molto diversa, poiché è stato eletto Presidente della Liberia nel 2017, dove è rimasto fino a gennaio 2024.
“Abbiamo fatto molte cose buone e ho sentito il bisogno di restituire qualcosa al mio Paese dopo così tanti anni di calcio. Il vero motivo per cui mi sono dedicato alla politica è stata la ricerca della pace. In Africa, se vogliamo fare delle cose, è essenziale che ci sia pace tra le nazioni”.
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